Marijuana in natura: maschio o femmina, monoica o dioica?
Cannabis Dioica
La marijuana, cannabis o canapa che dir si voglia, in natura è una pianta dioica. Esistono esemplari maschili ed esemplari femminili, la cannabis maschio e la cannabis femmina appunto. Sono esemplari distinti: grazie al lavoro degli insetti impollinatori e del vento, riescono a riprodursi sessualmente. Come si crea il seme di cannabis? Il polline della cannabis maschio – una polvere color crema o giallo, raggiunge i pistilli della cannabis femmina. I pistilli sono quei peluzzi abbastanza appiccicosi da bloccare il polline e farlo entrare nell’ovario, dove avverrá la fecondazione, lontano da occhi indiscreti.
Il lavoro di selezione dell’uomo sulle piante prosegue da decine di migliaia di anni. Per quanto riguarda la cannabis, l’utilizzo per la produzione di fibra e biomassa ha dato il là a questo processo di selezione. Tradizionalmente, varietà di canapa da fibra italiana come la Carmagnola e la Fibranova sono piante dioiche. Producono tanta fibra tessile e poco seme. Il termine dioica in greco antico significa “due case”: i fiori maschili crescono su una pianta maschile; viceversa i fiori femminili crescono su una pianta femminile. Quindi, i due generi hanno due “case” diverse.
Cannabis Monoica
Una pianta di cannabis si dice monoica quando entrambi gli organi sessuali – maschili e femminili, sono presenti sulla stessa pianta, ma su fiori separati. L’impollinazione ha quindi bisogno di un aiuto esterno.
Il termine monoica deriva dal greco antico e il suo significato in italiano è “una sola casa”. Si riferisce al fatto che i fiori, cannabis maschio e cannabis femmina, possono crescere indistintamente sulla stessa pianta.
Cannabis Ermafrodita
Una pianta di cannabis ermafrodita (o bisessuale) è una pianta monoica che ha entrambi gli organi riproduttivi all’interno dello stesso fiore. In questo modo l’impollinazione – laddove possibile, è istantanea. Esistono centinaia di varianti fenotipiche diverse nel contesto delle piante di cannabis ermafrodita.
Canapa: Utilizzo di Varietà Monoiche e Dioiche
L’aspetto principale nella coltivazione delle piante di canapa è sapere cosa si sta coltivando: la varietà monoica o quella dioica? Se, ad esempio, si trova soltanto un seme fertile all’interno di una cima fiorita di cannabis light, di cosa potrebbe trattarsi? Molto probabilmente sarà un seme prodotto da una pianta monoica ermafrodita. Questo perché, se fosse stato il frutto della riproduzione tra due piante dioiche, quella cima fiorita avrebbe dovuto contenere non uno, ma decine di semi. L’ermafroditismo, un tratto latente genotipico comune a molte varietà di cannabis – si manifesta nel momento apicale della fioritura con il preciso scopo di dare a quella pianta, a quel patrimonio genetico, una possibilità in più di sopravvivenza attraverso le generazioni successive.
Come Riconoscere la Cannabis Maschio dalla Cannabis Femmina
Ci sono tanti indizi che ci aiutano a individuare le differenze di genere nella canapa. Saper riconoscere il sesso della cannabis è importante per facilitarne la riproduzione nelle coltivazioni, piccole e grandi che siano.
L’aspetto che interessa particolarmente, riguardo i fiori della canapa, è l’osservazione del sesso, così da comprendere i tratti salienti di ciascun genere fin dai primi mesi di vita. Cannabis maschio e cannabis femmina hanno anzitutto due tipi di fiori necessariamente distinti.
Ma come si può riconoscere il fiore dell’uno o dell’altro sesso? Esistono dei particolari che ci aiutano in maniera immediata a differenziare i due generi.
L’estremità fiorita della pianta di cannabis femmina viene chiamata cima ed è composta da tante piccole gemme chiamate ovari. Le cime appaiono generalmente sparse su tutta la pianta, alle estremità dei rami e sugli steli. Maggiore è il quantitativo di luce diretta che ricevono, maggiore sarà la grandezza di ciascun cima. Dalle cime fuoriescono, ben visibili ad occhio nudo, alcuni filamenti (prima bianchi, poi marroni-rossastri), detti pistilli o stigmi, che servono a catturare il polline. Se il fiore non viene impollinato, i calici che avrebbero dovuto contenere il seme in formazione, si riempiono ancora più di resina.
Il fiore della pianta di cannabis maschio è invece costituito da piccoli bozzi, sacche che inizialmente si presentano in corrispondenza degli internodi, e vanno poi a riempirsi di polline. Se noti fiori privi di gemma, ma pieni di polline, allora sei di fronte a una varietà di cannabis maschio.
Cannabis femmina, come riconoscerla: portamento della pianta, internodi e fiori
Chi coltiva cannabis dioica ha l’obbligo di determinare in maniera rapida il sesso di ogni esemplare. Infatti, a meno che non si abbiano a disposizione semi certificati femminizzati, evitare il rischio che le piante femmina siano accidentalmente impollinate gli permetterà di avere una resa maggiore di cime fiorite (sin semilla).
La pianta di marijuana femmina ha in genere un portamento a piccolo alberello, come un piccolo alberello di natale. La distanza tra gli internodi, i punti in corrispondenza dei quali si sviluppano i rami, è inferiore rispetto a quella della marijuana maschio.
Cannabis maschio: come riconoscere la pianta, internodi e polline
La cannabis pianta maschio si riconosce quasi subito da quella femmina. Naturalmente, con subito intendiamo dopo il primo mese di vita. La fase vegetativa del maschio è caratterizzata da una maggiore distanza tra gli internodi, che porta la pianta a crescere maggiormente in altezza rispetto alle colleghe femmine (il maschio deve andare in alto per spargere il polline). I prefiori maschio, inoltre, assomigliano a un piccolo uovo verde o a una pallina. Non sono coperti da nessun tipo di peluria e quindi appaiono perfettamente lisci.
Tuttavia, nel periodo più avanzato della loro fioritura, queste sacche piene di polline cresceranno fino a essere ben visibili a occhio nudo, più grandi rispetto alle singole gemme femminili. Dopo due o tre settimane da quando hanno ultimato il loro sviluppo, le sacche rilasciano tutto il loro polline.
Pianta Maschio Canapa Utilizzo
Le piante di cannabis maschio non producono fiori come la cannabis femmina, il che rende gli esemplari di genere maschile molto meno utili alle coltivazioni rispetto alle loro controparti. Essi vengono usati solo per la fase riproduttiva, da chi coltiva canapa da fibra, cannabis light o cannabis con THC. Un discorso differente va invece fatto per chi coltiva con il principale scopo di produrre semi di cannabis, che ha bisogno di molti maschi, di molto polline. In tutti gli altri casi le piante di cannabis maschio devono essere immediatamente estirpate o rimosse prima che manifestino i loro tratti sessuali, per permettere alle femmine di crescere e maturare le loro cime con la massima resa di resina.
Cannabis Maschio o Femmina: riconoscerla dai prefiori
Nel caso della cannabis, anche i prefiori sono determinanti nella definizione precisa del genere. Cosa sono i prefiori di cannabis? Dopo il primo mese di crescita vegetativa della pianta, al sesto/ottavo internodo, la cannabis raggiunge la maturazione sessuale e spuntano i prefiori. Si manifestano modificando l’aspetto degli internodi. Osservando attentamente questi particolari punti, infatti, si può capire molto. Basta guardare l’aspetto dei prefiori: piccole strutture che sembrano tutte uguali, ma ad uno sguardo ravvicinato consentono di distinguere la cannabis maschio e la cannabis femmina.
I prefiori femmine possono manifestarsi anche al 4°-5° internodo e si distinguono grazie all’aspetto molto particolare: sembrano infatti dei piccoli calici a forma di goccia (chiamati ovari). Dalla loro punta fuoriescono dei filamenti molto sottili, quasi invisibili, che si chiamano pistilli. I prefiori femmina sono dunque un piccolissimo assaggio degli organi sessuali femminili della pianta di canapa.
I prefiori maschio sono molto simili inizialmente, ma poi si differenziano. Inoltre spuntano prima delle femmine. I prefiori maschio sono come piccole palline verdi, minuscole sacche polliniche senza alcun pistillo o peluria. Come nel caso di quelli femminili, sono solo un assaggio del fiore vero e proprio, che svilupperà il polline in grappoli all’interno di queste sacche.
È possibile quindi riconoscere cannabis maschio o femmina unicamente dall’esame visivo dei prefiori. Inoltre, sfregando leggermente le dita sul prefiore, è possibile che una pianta di cannabis femmina emani un leggero odore di resina, di pianta femmina appunto. Lo stesso non si può dire del maschio, che produce quantità decisamente inferiori di terpeni e ferormoni, difficilmente individuabili dal naso umano.