Come Lavoriamo


1. Semina

Il momento migliore per la semina è fortemente influenzato dalle fasi lunari.
Avviene in serre dove la percentuale di umidità raggiunge il 100%. Il seme viene piantato dentro piccoli cubetti di terra, a circa 1,5 cm dalla superficie con la punta rivolta verso il basso. Il seme germina in soli 3 giorni, creando la sua prima radice: la radice primordiale. Verso l’alto si sviluppano i cotiledoni* e verso il basso le radici secondarie.
*Cotiledone: foglia embrionale.


2. Taleaggio

Il taleaggio, a differenza della semina, indica il tipo di crescita dato dall’esportazione di una piccola parte vegetale della pianta madre, messa a radicare dentro un nuovo cubetto di terra.

3. Clonazione

La clonazione avviene dopo il taleaggio: è il processo di conservazione della talea in serre al 90% di umidità – identiche a quelle in cui avviene la semina – per 10-15 giorni.


4. Crescita

La prima fase della crescita, sia per la pianta nata da un semino che per quella sviluppata dalla talea, consiste nello sviluppo delle radici. Come avviene?
La parte prossimale della radice principale, più vicina al suolo, smette di crescere.
La parte distale, che si trova in profondità, cresce invece rigogliosa sviluppando nuove radici, grazie a una temperatura basale maggiore.


5. Travaso

Dopo la prima fase di crescita, occorre cambiare vaso per dare più spazio alle radici, perché crescano sane e forti.
È importante disporre sul fondo del nuovo vaso il terriccio, a cui noi aggiungiamo le micorrize*, per ospitare il cubetto colmo di radici. Scomporre gentilmente il cubetto aiuterà le radici a crescere più in fretta nel nuovo suolo che le ospiterà.
La pianta è pronta per iniziare la sua fase vegetativa.

*Micorrize: una colonia di funghi e microorganismi che si presentano sotto forma di polverina. L’aggiunta di micorrize è una tecnica naturale che favorisce lo sviluppo di radici sane.


6. Prefioritura e fioritura

La fase vegetativa sancisce la fine del primo stadio di crescita: si conclude infatti alla nascita delle prime foglie. A questo punto la pianta può aver bisogno di essere nuovamente travasata per iniziare la fioritura.

La pianta giunge a completa maturazione sessuale dopo aver sviluppato il 7° o 8° internodo. Così inizia la prefioritura.
In concomitanza degli internodi nascono i primi ovari sul ramo principale: sarà quindi chiaro il sesso della pianta.
A questo punto si sviluppano i pistilli, detti anche fiori primordiali. Dopo la 3° o 4° settimana la pianta matura e i bud si ingrossano, la cima si compatta e il pistillo rientra nell’ovario.
Il bud cambia colore, da bianco a marroncino, e i tricomi, prima bianchi e lattiginosi, diventano ambrati, quasi marroni.

La fioritura si considera completa dopo 15 settimane al massimo.
Al termine di questo lasso di tempo, la pianta è sativa al 100%. La sativa, rispetto a un’indica, ha tempi di fioritura particolarmente lunghi.


7. Defogliatura

La defogliatura può avvenire in più momenti.
Il primo passaggio, ad esempio, viene fatto a mano in fase vegetativa, per consentire alla pianta di beneficiare della quantità ideale di luce solare durante la sua crescita.

Un ultimo passaggio, sempre fatto a mano, avviene in fase di fioritura.

8. Flushing e raccolta

A questo punto, inizia il flushing: la fase in cui la pianta, grazie al risciacquo, scarica nel terreno i sali, il materiale organico ed eventuali minerali. Effettuare con cura questo processo può determinare la qualità delle infiorescenze.

Dopo due settimane di flushing, è possibile iniziare la raccolta.


9. Essiccatura

In questa fase la pianta viene tagliata e appesa a testa in giù per l’essiccatura.
L’essiccatura, di solito, non dura più di un paio di settimane.

La temperatura ottimale è di 18°/20° C con umidità costante tra il 55 e il 60%: così inizia l’esalazione dei terpeni.
Per i primi 3-4 giorni la pianta è ancora viva; nei successivi, morendo, rilascia la clorofilla: una componente tipicamente amara.
Un’essiccatura rapida, quindi, non è ideale.

10. Trimmaggio

Dopo un paio di settimane di essiccatura, è importante spacchettare a mano le cime, ed eseguire un preciso trimmaggio. Noi effettuiamo questo delicato passaggio a mano per non rovinare i bud, cosa che spesso avviene con l’utilizzo di macchinari.


11. Concia

I bud vengono poi trasferiti dentro contenitori ermetici, dentro i quali la temperatura e la percentuale di umidità dell’aria sono controllate in modo meticoloso.
Questo processo si chiama concia.


12. Confezionamento

Il confezionamento, da noi di Mystical, viene fatto a mano e con l’ausilio di una bilancia di precisione. Se un bud non rispetta i nostri elevati standard qualitativi, viene messo da parte.
Confezioniamo e mettiamo in commercio solo i nostri bud migliori.