Legalizzazione della Marijuana a New York: le tappe di un atto leggendario
Sono sempre di più gli stati americani in cui la spinta della società civile ha portato alla legalizzazione della Cannabis anche a scopo ricreativo, oltre che terapeutico. Dopo una lunga fase di lotta condotta nei decenni scorsi, negli ultimi tempi si è cominciato a parlare maggiormente in termini positivi di marijuana. I benefici connessi alla legalizzazione riguardano anche fattori meramente economici: la fuoriuscita della cannabis dal mercato nero sta incentivando una diffusa ‘economia verde‘, in grado di portare benessere anche dal punto di vista sociale (vedi il caso del Michigan).
Nell’aprile 2021 anche lo stato di New York ha reso legale l’uso della cannabis a scopo ricreativo. Si tratta di un passo davvero epocale nella storia legislativa newyorkese – si stimano fino a 350 milioni di dollari all’anno sotto forma di accise in entrata nelle casse dello stato.
Un accordo imponente quindi, che permetterà a tutti i maggiori di 21 anni (circa 13,5 milioni di persone) residenti a New York, Buffalo, Rochester, Yonkers, Syracuse, Albany, New Rochelle, Mount Vernon, Schenectady, Utica e dintorni di acquistare e consumare cannabis liberamente. Inoltre si potrà coltivare fino a un massimo di 3 piantine di marijuana in fioritura in casa per adulto.
La legge è stata approvata dal Governatore dello Stato di New York: Andrew Cuomo. Vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sulla legalizzazione della Marijuana a New York.
Perché è stata proposta la legge sulla Legalizzazione a New York
La proposta di legge è stata portata avanti col fine di facilitare e migliorare le condizioni di vita degli stessi newyorkesi. Il proibizionismo legato al consumo di cannabis nel corso degli anni ha condotto all’arresto oggi propriamente considerato ‘ingiusto’ di migliaia di civili newyorkesi. Persone che venivano considerate criminali per il solo possesso di cannabis.
La misura proposta è stata tramutata in legge dal Governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, che ha trasformato così New York nel quattordicesimo stato Americano dove la cannabis diviene legale ad uso ricreativo. Il processo di legalizzazione è stato pensato per espandere il concetto di libertà, fortificarlo. La libertà è qualcosa che lo stato della Grande Mela ha sempre cercato di garantire a tutti i suoi cittadini.
Quali cambiamenti porta la legalizzazione della cannabis a New York?
Il possesso o la vendita di cannabis ha sempre rappresentato un precedente penale piuttosto gravoso, limitante e considerato alla stregua di un reato non violento. L’illegalità della Marijuana fino ad oggi ha compromesso la vita di molti civili che ne facevano uso. Inoltre è divenuta fattore importante nella negazione di sussidi e bonus, come anche nella limitazione nella partecipazione al sistema elettorale.
Tra chi veniva ostacolato nella ricerca di un posto di lavoro e chi non riusciva ad ottenere una borsa di studio, i casi di newyorkesi limitati da una legge piuttosto severa (se paragonata a quelle di altri stati) erano davvero molti. Con questa mossa Cuomo punta dunque ad un triplice beneficio:
- rilanciare l’economia locale facendo emergere un settore che prima non fatturava
- creare nuovi posti di lavoro
- ottenere i consensi degli strati bassi della popolazione
In particolare, fino ad oggi è stata la popolazione di colore, da sempre discriminata, ad essersi dedicata alla vendita illegale di Marijuana e ad aver subito le conseguenze penali della vecchia legge. L’obiettivo di Cuomo è far emergere, assieme al mercato della cannabis legale, una fascia di popolazione prima marginalizzata. Insomma, con questa nuova legge si fa un grande ed importante passo verso il futuro.
Come funziona la legge per la legalizzazione della Cannabis a New York
Possesso e Coltivazione ad Uso Personale: ecco cosa consente la legge in sintesi
- Utilizzo: è consentito fumare cannabis in tutti i luoghi pubblici in cui è consentito fumare anche tabacco
- Possesso personale fuori casa: fino a 85 grammi di erba e 24 grammi di hashish, resine o altri concentrati
- Possesso in casa: è in corso una discussione circa la modifica dei limiti di ciò che è consentito conservare in casa in un luogo sicuro e lontano dalla portata dei bambini
- Coltivazione domestica: da qui a 18 mesi (fine 2022) sarà possibile avere
3 piante mature e 3 piante immature per ciascun adulto sopra i 21 anni domiciliato
6 piante mature e 6 piante immature al massimo per famiglia
Con una legge così importante ormai prossima a divenire realtà, porsi un paio di domande è più che lecito, sia dal punto di vista civile che da quello strettamente legislativo.
Quanto guadagna lo stato dalla marijuana legale?
Il provvedimento firmato da Cuomo diventerà effettivo in circa 18 mesi. Prevede comunque una serie di accorgimenti molto importanti, che permetteranno sì il consumo di Cannabis, ma che ne regoleranno anche la vendita e la propaganda.
Prima di tutto infatti, lo Stato di New York imporrà una tassa di circa il 9% su tutte le vendite al dettaglio, mentre le singole municipalità avranno a disposizione una tassazione al 4%. Secondo le stime degli esperti, la legalizzazione potrebbe generare un incasso per l’intero stato di New York di oltre 350 milioni di dollari l’anno.
D’altronde uno dei benefici principali della legalizzazione, in tutto il mondo, è proprio quello dell’apporto economico. Inoltre, considerando che questi soldi fino ad oggi erano in mano solo ed esclusivamente alle organizzazioni di narcotrafficanti, la soddisfazione è doppia.
L’Office of Cannabis Management
Ogni aspetto legato all’uso e alla vendita di cannabis, inoltre, sarà gestito e controllato da un nuovo organo, un’agenzia nota come Office Of Cannabis Management. Questa agenzia di pura regolamentazione della circolazione di cannabis legale avrà la possibilità di concedere le licenza di vendita e possesso. Un intero organo costituzionale si occuperà quindi di far sì che la cannabis in circolo sia regolare e legale.
Proprio l’istituzione di questo organo, fondamentale nell’attuazione della legge, richiederà un minimo di 18 mesi fino a un massimo di 2 anni. Ecco perché bisognerà ancora aspettare prima che la legge entri in funzione a pieno regime.
Cosa cambia adesso a New York?
Il nuovo impianto legislativo voluto da Cuomo porta con sé due conseguenti riflessioni:
1. Grazie a questa legge sarà ampliato l’intero sistema di terapia con cannabis. La cannabis terapeutica, fino ad ora utilizzata solo in minima parte, e mai al pieno delle sue potenzialità, vedrà accrescere il suo impatto clinico.
2. Per quanto riguarda le tassazioni, saranno le singole città a decidere. Le piccole realtà non sono obbligate ad applicare la loro imposta al 4%, permettendo così alle aziende che operano nella filiera della cannabis una più libera scelta.