L’Oro Verde fa bene a tutti: 23 milioni di Tasse Provenienti dall’industria della Cannabis a Scuole e Trasporti
I proventi delle tasse sul commercio della cannabis vengono redistribuiti nel Michigan e una buona parte viene data alle scuole e alla mobilità pubblica.
Cominciano a farsi vedere i primi risultati della Legge sulla Cannabis del 2018 varata in Michigan. Tutte le amministrazioni comunali che avevano dato il via libera all’apertura di imprese legate alla cannabis, adesso raccolgono indietro le accise sulla marijuana ricreativa.
Secondo la normativa del Michigan, infatti, l’accisa del 10% viene raccolta e distribuita in questa maniera:
- il 35% va al Fondo per i Trasporti del Michigan (Michigan Trasportation Fund)
- il 15% va alle Contee di questo Stato
- un altro 15% viene distribuito per rimpinguare le casse comunali
- il restante 35% viene devoluto per la buona gestione delle scuole (School Aid Fund)
Il primo risultato di questo percorso, che riporta i soldi spesi nelle canne alla comunità, invece che alle narcomafie, si sta delineando in queste settimane. Più di centro pubbliche amministrazioni locali stanno ricevendo la loro quota di tributi in arrivo dalle greenhouses e dai dispensaries. Nel complesso, le accise governative sulla marijuana ad uso ricreativo nel 2020 ammontano a circa 100 milioni di dollari. Di questi, 11.6 milioni arriveranno diretti nelle casse dello School Aid Fund, per le scuole elementari e medie, altri 11.6 milioni sono invece diretti ai trasporti.
Cannabis Uso Ricreativo e Benessere Sociale
L’applicazione della normativa in Michigan pone tutto il mondo occidentale di fronte ad una serie di dubbi (ha ancora senso il proibizionismo?) e una lunga lista di opportunità. Quello sulla cannabis a uso ricreativo in Michigan è un provvedimento all’avanguardia. Per molti politici e amministratori locali anche qui nel nostro Paese dovrebbe essere preso d’esempio. Un esempio tangibile di come la nostra società possa trasformarsi ed essere veramente più moderna e avanzata grazie anche all’erba.
Ormai la cannabis ad uso ricreativo è uno dei costumi di moltissime nazioni. Esempi come quelli del Michigan possono farci aprire gli occhi su quali potrebbero essere le potenzialità, quantomeno economiche, di questo mercato. Una via nettamente differente da quella olandese. Una buona opportunità da non farsi sfuggire anche in Europa, per riuscire a restare al passo coi tempi.
I numeri del mercato della cannabis nel Michigan
Parliamo del 2020, anno che si è chiuso con un buon traguardo di vendita in Michigan: oltre 340 milioni di fatturato relativo soltanto al commercio della cannabis ad uso ricreativo. La redistribuzione, partendo quindi da circa 10 milioni di fondo accise, verrà spartita tra i vari comuni che avevano detto sì. Si erano cioè dichiarati favorevoli ad ospitare aziende agricole, serre, strutture indoor, fabbriche di trasformazione e punti vendita per la marijuana. Questi comuni potranno accedere a quasi 10 milioni di dollari di fondo, utili per riuscire a far partire o portare a termine iniziative di tipo sociale.
Già da metà marzo i pagamenti sono cominciati ad arrivare a destinazione, senza alcun ritardo. A dimostrazione che il sistema funziona e può funzionare per moltissime altre realtà, come quella nostrana. Oltre 28.000 dollari, questo è quanto arriva nelle casse dello stato da parte di ciascuna delle imprese che si occupano di cannabis ad uso ricreativo. Oltre alle imprese di produzione, in totale sono 178 i negozi di commercio al dettaglio di cannabis.
Lo stesso Andrew Brisbo, executive director della Michigan Marijuana Regulatory Agency, ha dichiarato pubblicamente come sia impattante questo settore commerciale per il benessere economico e la crescita di tutto lo stato.
Il nostro governo, naturalmente, è molti anni indietro rispetto all’evoluto Michigan e agli States in generale, ma possiamo guardare a certi modelli prendendoli come punti di riferimento e ispirazione, al fine di costruire un domani diverso. Un futuro dove la faremo finalmente finita di arricchire mafie e avremo nuove possibilità di benessere sociale.
L’utilizzo etico del denaro investito nel mercato della cannabis ricreativa
Ma non finisce qui. Lo stato del Michigan va oltre e decide di investire ben 40 milioni di dollari, spalmati su due anni, per studiare gli effetti della cannabis sui reduci di guerra. Un programma pilota per analizzare gli eventuali apporti benefici di THC, CBD, CBN e gli altri cannabinoidi sui reduci di guerra che soffrono di disturbo da stress post traumatico. I medicinali che vengono somministrati attualmente hanno purtroppo pesanti contro indicazioni e vi sono testimonianze e riscontri di quanto possano danneggiare gli organi, in particolare il fegato.
Grazie alla riscoperta della cannabis, in corso ormai da diversi anni in molti stati americani, gli ex-soldati hanno una nuova possibilità. Sostituendo gli antidepressivi con i cannabinoidi c’è un netto miglioramento del quadro clinico e psicologico dei veterani, che rientrano in una delle categorie col più alto tasso di suicidio.
I Percorsi di Recupero dei Reati Penali connessi alla Detenzione di Marijuana
Questa ed altre sperimentazioni cliniche in corso aprono il campo molte valutazioni che possono essere affrontate da diverse prospettive, mantenendo un atteggiamento pro-attivo e propositivo.
Da quando nel 2018 è stata legalizzata la cannabis ricreativa in Michigan, ne è stato consentito sia l’utilizzo che il possesso personale. Dal momento che ciò ha sovvertito il modus vivendi precedente si è tenuto in considerazione una sorta di retroattività. Molti cittadini che si erano ritrovati ad essere perseguiti penalmente, anche pochi giorni o settimane prima l’entrata in vigore della legge, non sono stati completamente ‘graziati’. Ma la loro pena è stata convertita in lavori socialmente utili proprio legati all’industria della cannabis ricreativa, agevolando il loro accesso.
I Prossimi Passi: Equity Crowdfunding per le imprese di Cannabis
Bisogna comprendere che, quando è stata votata la legge, per poter commerciare questa sostanza è stata istituita una licenza. I primi a sfruttare la possibilità economica fornita dalla legalizzazione sono stati gli investitori di professione. Fiutate le opportunità di questo genere di mercato, gli investitori erano inizialmente i soli in grado di acquistare terreni, edifici, macchinari e licenze.
Quello di cui abbiamo parlato in questo articolo è un tentativo di impostare una sorta di giusto risarcimento, con la finalità di impattare positivamente sulla comunità locale. Tuttavia le dinamiche che si possono innescare tra l’industria della cannabis e le comunità di cittadini sono enormi. Basti pensare all’equity crowdfunding applicato all’erba, una sorta di mini-borsa valori.
Nel Michigan Marijuana Market in via di costituzione si potranno comprare piccole quote delle attività commerciali che producono e vendono cannabis ricreativa. In questo modo sarà più facile per aziende giovani e piccole startup inserirsi sul mercato. Di contro anche piccoli investitori, semplici cittadini con poche centinaia/migliaia di euro da parte, potranno prendersi questo rischio e ricavare proventi da questo genere di commercio. Un ottimo modello di inclusione che porterebbe soggetti afferenti alla società civile a crescere all’interno del singolo progetto, grazie alla possibilità di un ritorno economico.