Ansia pre-esame: come superarla con metodi naturali

Se sei atterrato su questa pagina, stai sicuramente per affrontare una prova importante per la tua vita. In questo approfondimento non parleremo solo di studenti superiori, studenti universitari, laureandi o dottorandi. Chiunque sta preparando una tesi, sta scrivendo un libro, sta preparandosi ad una prova orale o scritta o  deve assolutamente rispettare una deadline di consegna, può incappare in questa problematica.

ansia da esame

Tutti quanti, nel corso della vita dobbiamo affrontare i temutissimi esami. Che si tratti dell’esame di maturità, di una serie di fitti esami universitari, dell’esame da avvocato o dell’esame di abilitazione per esercitare una professione. Gli esami fanno parte della vita e, molto spesso, non è solo questione di aver studiato, di essere preparati. La gestione dell’ansia da esame e dello stress pre-prestazione è una componente essenziale per il superamento di certi traguardi.

Continua a leggere la nostra piccola guida, parleremo proprio dell’ansia pre-esame come combatterla. Durante il corso della lettura, imparerai a conoscere un rimedio naturale unico ed a portata di mano e scoprirai come affrontare le prove più importanti della tua vita con serenità, in modo semplice e naturale!

Cosa fai prima degli esami?

Come combatti l’ansia da prestazione? Come ti prepari ad affrontare un esame? Come ti prepari ad affrontare una scadenza inderogabile? Non stiamo parlando di quanto tempo dedichi allo studio e al ripasso degli argomenti, quanto ad esercitarti su fac-simili e prove, né di quante volte ti senti con colleghi ed amici per avere aggiornamenti.

Se anche tu sei sotto stress prima di un esame, sappi che l’ansia da esame può portare a cali nel rendimento complessivo della tua performance e inficiare sul risultato finale. Sapersi confrontare con questo disturbo è quindi il primo passo per svolgere un esame a regola d’arte.

Affrontare la situazione per rendere al meglio!

Per molti avere a che fare con un esame significa gestire non uno, ma due problemi!
Chi non è abituato ad affrontare questo genere di prove, si trova infatti per il 50-70% del tempo a studiare, ripetere, ripassare. Il restante 30-50% del tempo lo si passa tra sudori freddi, vampate di calore, accelerazioni del battito cardiaco, respiri accorciati e strane paranoie… ma l’elenco delle sensazioni negative associate al periodo pre-esame potrebbe essere molto lungo. Si tratta di stati d’animo in cui l’ansia, l’agitazione, la tensione eccessiva molto spesso hanno la meglio sul nostro stato di lucidità ottimale. Il risultato? Non riusciamo a rendere come si deve. Cercare di calmarsi è sempre possibile, ma se non sai come fare, quali integratori naturali ti possono venire in aiuto, si tratterà sempre di tentativi, difficilmente replicabili.

Prima di entrare nel merito della problematica, però, sei sicuro di conoscere bene questo tipo di ansia?

Ansia da esame: che cos’è e come si presenta

L’ansia pre-esame è una particolare forma di ansia da prestazione, che può danneggiare il nostro stato mentale e inficiare la qualità della nostra preparazione in generale. Certo, nella maggior parte dei casi si tratta di studenti alle prese con esami di maturità, esami di ammissione, esami universitari, esami di riparazione, consegna di tesi di dottorato, esami di abilitazione e chi più ne ha più ne metta. Ma gli studenti non sono gli unici che devono prepararsi: ci sono esami di guida, esami di ingresso, prove di idoneità che a fianco dello studio richiedono una preparazione puntuale a livello pratico.

I sintomi che presagiscono questo disturbo solitamente sono più psicologici che fisici. Anche se nei casi più gravi si possono manifestare dolori muscolari e nervosi, sparsi o concentrati, così come sintomi fisiologici di vario genere (cefalee, nausea, vomito, diarrea, tremori, etc).

Attenzione però, bisogna distinguere l’ansia da esame dalla semplice tensione che abbiamo prima di una prova importante o di un colloquio. Un po’ di gola secca, sudore, e un leggero disturbo di pancia sono sintomi comuni a tutti, per cui non ci si deve preoccupare. Solitamente infatti, l’ansia da esame si presenta in maniera invasiva e continuativa, conducendo nei casi più gravi ad attacchi di panico e sensazione di confusione generale.

Le 3 fasi dell’ansia da esame

L’ansia da esame si sviluppa attraverso 3 fasi principali:

ansia pre-esame come combatterla

1) Fase precedente all’esame

L’ansia da esame si presenta inizialmente attraverso tutta una serie di paure e sensazioni di inadeguatezza. Quasi sempre accompagnate da una bassissima autostima, queste paure portano inevitabilmente a pensare “non ricordo nulla“, “non ce la farò mai“. Principalmente si teme il fallimento, a tal punto da arrivare a crisi isteriche di pianto o grottesche risate nei casi più gravi. Ad ogni modo, anche l’insonnia o l’eccessivo uso di caffeina e fumo sono dei piccoli campanelli d’allarme. Allo stesso modo della tendenza a compararsi con gli altri e, soprattutto, con i loro risultati.

Nella fase pre-esame spesso si tende a procrastinare. Rimandare è il metodo più semplice per non affrontare la realtà per quello che è. La consultazione spasmodica di internet e di tutte le piattaforme digitali alla ricerca di risposte semplici è un altro sintomo piuttosto diffuso, attraverso il quale si cerca sempre di procrastinare il momento in cui mettersi sui libri.

Già nella fase pre-esame, per i casi più gravi, si vengono a manifestare sintomi di natura fisica: eccessiva sudorazione, la secchezza delle fauci, mal di testa, accelerazione del battito cardiaco e difficoltà respiratorie.

2) Durante l’esame stesso

In questa fase si passa a sintomi più concreti, capaci di andare ad impattare sulla qualità della performance in modo importante. Eccessivo movimento di gambe e piedi, tremore e sudorazione copiosa sono solo la punta dell’iceberg. L’ansia da esame si presenta anche con rinchecchi, balbettii, parole troncate (mangiate) e frequenti pause per riprendere fiato. A livello mentale, può fare brutti scherzi nel momento dell’esposizione se si tratta di un esame orale: piccoli blackout (mancata associazione tra due punti) possono portare a stati confusionali e alla rimozione dei concetti appresi.

Si parla quindi della classica “fase del pallone”. Durante questo momento è possibile andare nel pallone: la confusione mentale ha la meglio e la razionalità si presenta solo per convincerci di una cosa – non ricordiamo più nulla. Per questo, lungi dall’essere capaci di intessere comunque un discorso parlato o scritto, si prosegue con una pericolosissima scena muta.

3) Dopo l’esame

Alla fine della prova, nel caso (abbastanza certo) in cui l’esame sia andato male, allora l’ansia da prestazione non se ne va. Anzi, la sua carica negativa rimane in circolo, e potrebbe creare effetti post-ansia. In particolar modo sono sensazioni negative che si ripresentano e sensi di colpa reiterati che ci mandano in pezzi il morale. In questa maniera, si finisce per non recuperare le energie andate perse. Nella fase post-esame ci si continua a incolpare troppo. Di cosa? Di non aver studiato abbastanza o di aver rimandato troppo a lungo. In certi casi questa riflessione è ovviamente vera, ma nelle situazioni più gravi di ansia da prestazione questo senso di colpa non fa bene. Ci fa dimenticare che spesso il vero responsabile è la sottovalutazione, la non-gestione dell’ansia da prestazione.

Come abbiamo visto, l’ansia da esame può essere davvero tosta da affrontare, e non ha nulla a che vedere con la semplice tensione che va e viene durante la giornata. Lo stress che scaturisce da questa situazione, in determinati casi, può anche essere considerato normale. Ma non è normale trasformare lo stress in uno stato d’animo invasivo ed obnubilante, che ci tiene lontani da noi stessi. Prima di un esame importante – come un esame di maturità o uno di idoneità, chiediti sempre come stai messo a gestione dell’emozione in questo periodo. Se ti senti un po’ debole, prima di ricorrere a potenti (ma pericolosi) ansiolitici ci sono altre strade da provare: il trattamento con Olio di CBD ad esempio!

Perché viene l’ansia da esame?

Un esame di qualifica o un esame di abilitazione possono mettere davvero in soggezione gli individui più fragili per natura. Ma anche coloro che, per una situazione contingente, non sono al massimo delle loro possibilità.

È chiaro che l’ansia da prestazione non interessa tutti indistintamente, ma si presenta soprattutto in quei casi in cui le premesse rendono possibile tale disturbo. In parole più semplici: l’ansia da esame orale (o scritto) colpisce soprattutto chi ha avuto delle brutte esperienze in passato, magari proprio durante un esame, e fatica ad uscire dal trauma.

Chi è più soggetto a soffrirne?

Generalmente, però, l’ansia da esame si manifesta anche:

  • In chi ha scarsa autostima in se stesso e in ciò che compie.
  • In chi è permaloso e non abituato a farsi giudicare.
  • In chi tende a raggiungere le vette del perfezionismo.
  • In chi ha paura di fallire.
  • In chi sa di non aver studiato in maniera adeguata.
  • In chi subisce pressioni da famiglia e superiori.

Analizzando meglio queste ed altre situazioni, ci si accorge di come l’ansia pre esame si presenti spesso molto in anticipo rispetto alla data dell’esame. La paura di non ricordarsi nulla o di sbagliare proprio al momento della prova porta inoltre ad un deficit nell’apprendimento e nella fase di studio, che compromettono l’intera preparazione.

Tutto ciò è collegato all’altro grande fattore scatenante dell’ansia da esame: il timore di non rispettare le aspettative degli altri, portando così a cali di autostima e paura della delusione collettiva. Tutto ciò a lungo andare può essere pericoloso: quando l’umore è disturbato, il pericolo che sopraggiungano disturbi psicologici come la ciclotimia, è presente.

Ognuno di questi fattori scatenanti può interessare sia gli elementi più fragili che quelli più solidi e tenaci. Anche coloro che semplicemente sanno di non aver compiuto il loro dovere nei termini previsti o temono di deludere le aspettative degli altri, sono soggetti potenzialmente a questo disturbo.

Adesso che hai capito perché si soffre di questo disturbo andiamo a vedere quali sono gli esami che causano maggiore ansia.