Facciamo chiarezza una volta per tutte: il CBD, nella forma di olio, fa parte degli integratori sportivi ammessi a livello globale nell’ambito dello sport professionistico. Tre anni fa, nel 2018, l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha incluso questo principio attivo nell’elenco delle sostanze utilizzabili dagli sportivi di tutto il mondo.
Gli sport in cui il CBD può portare maggiori benefici
Quali sono gli sport in cui il trattamento a base CBD può portare maggiori risultati? Tutte le attività fisiche in cui il nostro organismo è esposto a prolungati sforzi fisici, che includono lunghi e faticosi obiettivi da raggiungere, contatto fisico, tensione e conseguente indolenzimento muscolare a sessione finita. I principali ambiti di applicazione sono ciclismo, atletica leggera, alpinismo e sport di squadra impegnativi come il rugby, il baseball, il calcio.
Come abbiamo visto in questo articolo, i primi sportivi ad essere diventati testimonial di prodotti a base di CBD sono stati alpinisti, scalatori e rocciatori come Adam Ondra. A quanto pare però questa tendenza si sta velocemente diffondendo in tutti quegli sport che lasciano stati di dolore e indolenzimento. Inoltre, nel prossimo futuro il cannabidiolo potrebbe essere presente nell’armadietto di giocatori di basket, nuotatori, canottieri e non solo.
Il documentario di BBC Scozia sul CBD nel rugby
Nel frattempo nelle scorse settimane la BBC scozzese ha fatto uscire un documentario ad episodi proprio relativo a questo argomento. Nella prima parte della serie della BBC Scotland sull’uso del CBD in uno degli sport più famosi dopo il calcio, il rugby. In particolare l’emittente britannica è partita cercando di rispondere ad una domanda: perché l’olio di CBD prospera nel rugby?
Tanto che anche il famoso mediano scozzese Finn Russell ha investito in un marchio che produce prodotti al CBD fondato dai suoi ex compagni di squadra nel Glasgow Adam Ashe e Grayson Hart.
“Più persone cominciano ad usarlo, più i club ne saranno consapevoli e inizieranno a fare i loro test. Allora sarà solo questione di tempo prima che il CBD diventi come un frullato proteico o qualcosa del genere”.
CBD e NFL
L’esempio, come spesso avviene in questi casi, arriva da oltreoceano. In America da tempo gli atleti di football utilizzano CBD. Tanto che la lega NFL prima ha investito nella ricerca sugli effetti dei cannabinoidi come il CBD ed oggi sta pensando di consentire ai club di utilizzare le società di CBD come sponsor.
Dietro alla scelta della National Football League c’è la decisione dell’OMS. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte dichiarato che:
* il CBD non provoca danni alla salute umana;
* il CBD non è in grado di creare dipendenza.
Ad oggi quindi la palla passa ai singoli sportivi, ai giocatori, ai loro preparatori atletici e agli stessi club. Il rugby, così come il suo cugino d’oltreoceano, il football americano, sono sport che richiedono un grosso sforzo fisico, in cui è facile incappare in colpi, botte e piccoli traumi. Per molti sportivi avere una sostanza di origine naturale e senza effetti collaterali in grado di aiutare in modo significativo contro il dolore è un grosso passo avanti. Un sollievo progressivo dal dolore significa anche poter godere di un buon sonno riposante, in cui rigenerare il proprio tono muscolare.
Reperire integratori sportivi a base di CBD
Ma ad oggi i prodotti a base di CBD non sono ancora facilmente reperibili e possono essere costosi.
A spendere più di una parola positiva nei confronti del CBD è stato anche uno dei veterani del rugby internazionale, il 38enne neozelandese Jerome Kaino. “Dopo una grande sessione di allenamento, sento molta infiammazione e liquido che si accumula nelle ginocchia – è a questo livello che ho visto il più grande miglioramento grazie all’uso di CBD“. Ma Kaino si spinge anche oltre: “Devo a questa sostanza il merito di aver allungato la mia carriera […] Ho recentemente vinto la Coppa dei Campioni con il Tolosa all’età di 38 anni nonostante abbia giocato in una delle posizioni fisicamente più impegnative del campo. Eppure negli ultimi anni avevo subito grossi colpi ed alcune brutte operazioni alle ginocchia, ai gomiti e alle spalle. Il CBD ha avuto al 100% un impatto positivo ed un input enorme nel riuscire a mantenere alto il mio livello di gioco negli ultimi due anni“.
In che modo gli atleti vengono a conoscenza del cannabidiolo?
La maggior parte di coloro che utilizzano prodotti CBD ha imparato a farlo da:
- consigli da un altro compagno di squadra
- informazioni presenti su internet
- consigli del fisioterapista
- consigli del nutrizionista