L’ipertensione arteriosa, nota ai più come pressione alta, è una delle sintomatologie più comuni dell’essere umano. Altamente pericolosa per i soggetti cardiopatici o affetti da patologie, questa condizione può avere molteplici cause. Ciascuna determina un maggiore o minore livello di rischio.
Chi soffre di ipertensione manifesta principalmente nel sangue delle arterie un alto livello di pressione, che può causare problemi di varia natura.
In questa piccola guida andremo a scoprire meglio cosa significa essere soggetti a questo fattore di rischio e come intervenire.
Cos’è la Pressione Alta?
Quando si parla di pressione alta ci si riferisce ad un elevato livello di pressione arteriosa, cioè quella forza centrifuga esercitata dal cuore che pompa il sangue verso organi e tessuti, per irrorarli. Ma come si forma questa forza? Si tratta del risultato del rapporto tra la quantità di sangue pompata dal cuore e la quantità di resistenza al flusso sanguigno esercitata da parte delle arterie.
Chi Soffre di Ipertensione?
Mettiamolo subito in chiaro: la pressione alta non è una malattia. Si tratta principalmente di un fattore di rischio gestibile, che diventa più frequente soprattutto nei maschi adulti e nelle donne che hanno superato la menopausa. A conti fatti, secondo uno studio della Società Italiana dell’Ipertensione – SIIA, oltre il 30% della popolazione italiana ne soffre, a volte non avendo idea della causa scatenante.
C’è inoltre da dire che può essere scatenata per familiarità – cioè attraverso un fattore ereditario. In questo caso però si tratta di una predisposizione rara e di difficile individuazione.
Pressione: Valori Ideali
Andando più nel merito dei numeri dell’ipertensione, i valori che determinano una situazione di pressione alta sono:
- Pressione Massima (sistolica) di oltre 140 mm/Hg a riposo
- Pressione Minima (diastolica) di oltre 90 mm/Hg a riposo
Solitamente, un livello normale di pressione arteriosa fa registrare una massima (pressione sistolica) intorno a 120-129 mm/Hg, mentre la minima (pressione diastolica) non deve superare gli 80-84 mm/Hg.
I Valori della Pressione e il Rapporto con lo Stile di Vita
Quando si soffre di questa condizione bisogna fare molta attenzione sia ai valori vitali del proprio organismo che al proprio stile di vita. La qualità del nostro sonno, gli alimenti che introduciamo nel nostro corpo, la tranquillità o l’agitazione di cui facciamo esperienza nei rapporti umani e lavorativi sono infatti in grado di influenzare i livelli di pressione arteriosa, anche nei soggetti più giovani. Lo stile di vita è dunque una delle cause principali di ipertensione anche nei soggetti più giovani, ma ne parleremo meglio tra poco.
Tipologie di Pressione Alta
In ogni caso, in base alla causa, le tipologie che si possono sperimentare sono generalmente due:
- Ipertensione Primaria: questa tipologia si manifesta soprattutto nei casi in cui sono diversi i fattori scatenanti tale condizione.
- Ipertensione Secondaria: in questo caso la pressione alta può dipendere soprattutto da patologie o malattie specifiche pregresse, come diabete, sindrome di Cushing, o da abitudini sbagliate come l’abuso di alcol.
Massima e Minima Alte
L’ipertensione arteriosa si presenta più facilmente nei soggetti anziani, i cui valori più alti riguardano soprattutto la pressione sistolica. Al contrario, la pressione alta diastolica si presenta principalmente su individui di giovane età, soprattutto nei casi di uno stile di vita più sregolato.
La presenza costante di pressione alta non è un elemento da sottovalutare. Cuore, cervello, reni e occhi sono i primi organi che rischiano di danneggiarsi a causa di una prolungata condizione di ipertensione. Sapere come e quando intervenire per risolvere la situazione è importante. Una consapevolezza circa la forma di prevenzione è utile per tenere sotto controllo anche le situazioni più complesse, mantenendo al sicuro anche gli organi più fragili.
Come capire se la pressione è alta senza misurarla
La pressione alta è una condizione fisica molto particolare. Chi l’ha sperimentata frequentemente in precedenza la sa riconoscere.
Tuttavia, per essere certi di soffrire di pressione alta, è necessario effettuare una misurazione. Infatti la pressione alta è spesso una condizione asintomatica – ciò significa che non sarà sempre possibile determinare la presenza di ipertensione senza misurarla. In mancanza di un misuratore di pressione ci sono però diversi metodi per capire se la pressione è alta senza misurarla.
La comunità scientifica ha da sempre diffuso alcuni piccoli consigli per aiutare a comprendere se si è in uno stato di ipertensione o meno. Consigli che riguardano l’esame del nostro stesso corpo, in modo da comprenderne i segnali.
Più precisamente comunque, per capire se la pressione è alta senza misurarla, sarà necessario prestare molta attenzione ai seguenti sintomi iniziali:
Mal di testa
Il mal di testa che spunta all’improvviso è uno dei primi campanelli d’allarme. Solitamente, un normale mal di testa svanisce con il tempo o con l’impiego di un analgesico. Se si soffre di pressione alta la situazione invece è un po’ più complessa del previsto. Il mal di testa diviene persistente e a volte non passa. Mal di testa e pressione alta si presentano frequente insieme. Soprattutto durante le prime fasi del giorno, appena svegli, al mattino.
Vertigini e capogiri
La sensazione di vertigini, anche definita senso di vuoto, si accompagna spesso alle alzate di pressione. L’aumento della pressione arteriosa provoca infatti cambiamenti nel liquido contenuto all’interno del labirinto dell’orecchio. Il risultato sono acufeni (fischi e ronzii), ma soprattutto scompenso a livello degli otoliti, che vengono mossi all’interno della loro posizione nell’ampolla, provocando senso di spaesamento e vertigini.
Nausea e vomito
Nausea, vomito e perdita di appetito sono stati associati al manifestarsi di uno stato di ipertensione piuttosto forte.
Ma non finisce qui. Altri sintomi e segnali da tenere assolutamente in considerazione sono:
- Sangue dal naso
- Sangue nelle urine
- Forti pulsazioni al petto, al collo o alle orecchie
- Mancamenti improvvisi
- Orecchie rosse e calde
- Vista doppia o annebbiata
- Puntini luminosi o campo visivo annerito
- Reflusso gastrico
- Dolori articolari, soprattutto alle ginocchia
- Senso di spossatezza immotivato
- Confusione a livello mentale
- Dolore al petto
- Difficoltà respiratorie
- Battito cardiaco irregolare
Quelli compresi nell’elenco sono semplicemente i primi sintomi, quelli iniziali in cui una situazione di pressione alta potrebbe manifestarsi. Il consiglio principale rimane quello di procurarsi subito una macchina per la misurazione della pressione. Così da confermare o smentire i presentimenti sull’ipertensione e in caso contrario cercare altrove le cause del proprio malessere.
Oltre ai sintomi iniziali, che fanno effettivamente parte dei sintomi attivi della pressione alta, un altro fattore da tenere sott’occhio è quello della concentrazione. Sbalzi di attenzione e difficoltà mentali nel compiere i gesti e le azioni quotidiane sono sintomi ancora più importanti. Potrebbero essere legati a una situazione di ipertensione ancor più grave.
Da Cosa Dipende
Come abbiamo già detto, questa condizione può avere due tipologie di origini. La prima è quella legata a fattori non determinabili, cause sconosciute o più fattori considerati nella totalità. Tra questi fattori rientra anche l’alterazione nei meccanismi base della pressione arteriosa.
Pressione Alta Primaria
Si parla quindi di pressione alta primaria, che interessa gran parte dei soggetti affetti dalla condizione di rischio. La stessa, inoltre, si presenta più facilmente negli individui che hanno già raggiunto l’età adulta, come conseguenza diretta dello scorrere del tempo (che usura il nostro corpo) e del loro stile di vita, più o meno sregolato.
Pressione Alta Secondaria
La seconda tipologia di ipertensione è chiamata secondaria, perché dipende da situazioni di malattia pregressa, che sia acquisita o congenita. Si tratta perlopiù di malattie legate ai vasi sanguigni, al cuore o ai reni. Così come condizioni gravi di diabete, bradicardia e cardiopatia.
L’ipertensione secondaria può presentarsi anche nei soggetti giovani e sani. In questo caso la cura può essere rintracciata principalmente in soluzioni farmacologiche, da somministrare in relazione alla precedente situazione clinica.
Le Patologie da cui può Dipendere
Diabete e Pressione Alta
Tra le malattie da cui può dipendere l’ipertensione secondaria troviamo il diabete.
Diabete e pressione alta sono da sempre due compagni, molto spesso inseparabili. Di frequente accade che la situazione di ipertensione si manifesti soprattutto nei pazienti affetti da diabete di tipo 2. In caso di diabete di tipo 2 infatti la pressione elevata è una diretta conseguenza della resistenza insulinica. Tra le due patologie vi è quindi un forte legame, proprio per questo si consiglia di verificare quotidianamente i valori pressori per i soggetti diabetici. Allo stesso tempo ha senso effettuare i test per l’esclusione del diabete anche a chi soffre di questa condizione.
Bradicardia e Pressione Alta
La pressione alta è un fattore legato anche alla bradicardia. Si tratta di una condizione molto particolare in cui il battito cardiaco al minuto scende spesso sotto i livelli di normalità. Parliamo di valori inferiori ai 50 battiti al minuto a riposo.
Il legame tra la bradicardia e l’ipertensione è da ricercarsi quindi nelle cause scatenanti della malattia. La bradicardia è infatti causata principalmente da alterazioni nell’azione della pompa del cuore. In concomitanza all’ipertensione, la bradicardia potrebbe manifestarsi anche in forme difficili da curare e comunque da mantenere sotto stretto controllo.
Un cardiopatico con pressione alta?
Anche un soggetto cardiopatico deve prestare molta attenzione ai propri valori pressori. Cardiopatia e pressione alta sono infatti decisamente collegati tra loro – sono effettivamente connessi già dal principio.
La persistente presenza di ipertensione potrebbe, a lungo andare, generare cardiopatia ipertensiva. Una condizione particolarmente ostica in cui il cuore è posto continuamente sotto sforzo, in tutti i momenti della giornata. Tale eccesso di lavoro del muscolo principale dell’organismo può quindi generare danni anche gravi: dilatazione, ipertrofia, tachicardia.
Nel momento in cui i valori pressori raggiungono picchi esagerati su un soggetto cardiopatico, bisogna intervenire immediatamente prima che la situazione possa degenerare. Il cardiologo dovrà dunque fare molta attenzione ai casi di alzate di pressione più lunghi (anche persistenti per anni), dove il cuore è stanco e facilmente predisposto a sforzi eccessivi.
Pressione Alta nelle Donne
La pressione alta è anche una prerogativa delle donne. Nel gentil sesso può manifestarsi più o meno frequentemente, in base a diversi fattori. Ma a volte possiamo farci un’opinione sbagliata di questo fenomeno. Ciò potrebbe avvenire perché a livello clinico l’ipertensione arteriosa femminile viene diagnosticata con minor frequenza rispetto a quella maschile. Ma le donne ne soffrono di allo stesso modo, se non in maniera superiore.
Nelle donne in genere la condizione è strettamente connessa a fattori genetici e di natura prettamente femminile. Un’abbondante ciclo di mestruazioni o la fase dell’ovulazione, così come problemi più gravi come quella relativi alla cistite.
Generalmente inoltre la casistica ci dice che le donne tendono a soffrire di pressione alta durante e dopo la menopausa.
Mestruazioni Abbondanti e Pressione Alta
Nelle donne sono particolarmente frequenti i casi di ipertensione legati alle mestruazioni abbondanti. Copiose perdite di sangue che l’utero non riesce a trattenere in maniera corretta, e, tra le cause di questo fastidio, c’è anche l’ipertensione arteriosa. Ciò significa che una donna che fa esperienza di mestruazioni abbondanti o esagerate durante la fase mestruale deve tenere sott’occhio i propri valori pressori e verificare tramite visite periodiche che sia tutto in regola.
Inoltre, uno studio americano del 2016 ha fatto emergere la correlazione tra la sindrome premestruale e l’insorgere dell’ipertensione. Le donne maggiormente predisposte a soffrire di ansia, irritabilità e stati depressivi nei giorni antecedenti il ciclo mestruale, nel lungo periodo hanno maggiore probabilità di sperimentare alzate di pressione.
Cistite e Pressione Alta
Cistite e pressione alta sono anch’esse particolarmente legate. La cistite può essere causata dall’ipertensione oppure causarla a sua volta. Questa particolare infiammazione della vescica, dolorosa e difficile da gestire, annovera tra i sintomi principali l’innalzamento della temperatura e, a sua volta, della pressione sanguigna.
Trattandosi di una malattia delle vie urinarie, la cistite risulta determinante nei casi di ipertensione.
Ovulazione e Pressione Alta
Anche durante la fase di ovulazione si tende a subire un aumento della pressione arteriosa. Ciò avviene più che altro come diretta conseguenza del ciclo mestruale stesso, che innalza i valori pressori sopra la media ma senza superare picchi pericolosi.
Ciò significa che ovulazione e pressione alta nella stessa frase hanno senso: proprio per questo bisogna fare molta attenzione al proprio stile di vita, cercando di mantenere i valori della pressione sempre sotto controllo, in modo che durante l’ovulazione l’innalzamento non sia eccessivo.
Sintomi della Pressione Alta
Prima di addentrarci ad approfondire i principali sintomi, è doveroso fare una premessa. In molti casi, la stessa ipertensione leggera non si presenta con sintomi evidenti o rilevabili dal paziente. Questo accade principalmente perché l’organismo è un apparato orientato all’abitudine. Per cui può accadere che lo stesso si abitui a valori pressori leggermente più alti del normale, senza soffrire di particolari sintomi.
A dimostrazione di questo fenomeno, esistono casi di individui con valori fuori dalla norma, i quali non lamentano alcun fastidio.
Solitamente però i sintomi della pressione alta si presentano limpidi e diretti. Facciamo comunque attenzione: molti di questi non sono specifici e potrebbero essere causati anche da altre condizioni o patologie, non per forza determinate dalla pressione alta.
Oltre ai primi sintomi, quelli più comuni che abbiamo descritto inizialmente, chi soffre di ipertensione può riscontrare anche problemi durante le fasi di sonno, per via della pressione alta di notte, oppure durante le fasi di digestione.
Cattiva digestione e pressione alta, seppur molto lontani nelle loro aree di competenza, sono particolarmente dipendenti l’uno dall’altra. Perché nei soggetti che soffrono di ipertensione le fasi di digestione tendono ad allungarsi, creando disagi anche gravi.
Non mancano nemmeno gli attacchi di panico, soprattutto quando i valori pressori raggiungono picchi inattesi o fuori dalla norma in maniera inaspettata.
La pressione alta può inoltre essere fattore scatenante per la manifestazione del battito irregolare, la classica contrazione aggiuntiva nota come extrasistole. Spesso questa tende a presentarsi sui soggetti giovani (max 35 anni). In questo caso il trattamento è semplice e la problematica risolvibile.
Come far abbassare la pressione alta
Intervenire sulla pressione alta non significa soltanto abbassare i valori di pressione sistolica e diastolica, riportandoli ai livelli normali. Lo scopo principale di un intervento di questo tipo è quello di raggiungere un equilibrio, normalizzando i valori in maniera tale che riescano a mantenersi costanti nel tempo.
Oltre ad una cura diretta in maniera farmacologica, il processo per mantenere la pressione su livelli corretti passa soprattutto per la regolamentazione del proprio stile di vita. Uno stile di vita scorretto è infatti la causa principale di questo tipo di disturbo. Un cambiamento nelle abitudini alimentari, nella qualità del sonno, ed un contenimento dei vizi sono veri e propri efficaci rimedi naturali in questo caso.
I Rimedi Naturali contro l’Ipertensione
Eliminare fumo, alcol e caffè in dosi eccessive è il primo passo. Deve essere poi seguito da altri piccoli accorgimenti. Una dieta priva di sale, o comunque che ne apporti una quantità limitata. Così come una buona attenzione all’attività fisica.
Questi sono gli accorgimenti da adottare in ogni caso, ma soprattutto in assenza di patologie particolari. Laddove i valori pressori subiscono un’alterazione in concomitanza con uno stile di vita non proprio corretto.
Questi consigli sono validi anche nei casi di pressione alta da ansia, perché questi rimedi naturali possono alleggerire e abbassare l’ipertensione. Insomma, è tutta questione di come si vive, delle abitudini che abbiamo e di cui possiamo disfarci. In altre parole, è necessario tenere sotto controllo tutto ciò che potrebbe intaccare la salute generale dell’apparato cardiovascolare.
CBD Pressione Alta
Anche l’assunzione di CBD è utile per tenere sotto controllo la pressione alta. Il cannabidiolo è stato riconosciuto ufficialmente dall’EMA, l’European Medicines Agency – l’Agenzia Europea per il farmaco nel trattamento di questo tipo di problematiche. Il CBD, assunto sotto forma di olio concentrato, interviene regolando i livelli di ipertensione. Va infatti ad agire direttamente su alcune delle cause scatenanti. Stress, ansia, omeostasi dell’organismo.
Come funziona? Il CBD tende a rilassare i vasi sanguigni e facilita l’abbassamento generale dei livelli di ansia. Tutto ciò alla fine conduce ad un abbassamento della pressione del sangue. Il CBD agisce dunque in maniera propositiva nella gestione dell’ansia e del panico, alleviando il dolore e curando lo stress. Nel farlo, diminuisce il livello della pressione fino ad un livello discretamente accettabile per il nostro organismo.
Sempre più medici sono interessati alla ricerca in questa direzione. Già nel 2017 uno studio aveva fatto emergere come una singola dose di CBD basti a ridurre i livelli di pressione arteriosa in individui adulti sani. Tutto ciò grazie alle potenti proprietà antiossidanti e antistress del CBD. Un altro studio avevo portato alla luce le qualità di protezione per le vene ed il cuore. Il trattamento con CBD riduce lo stress ossidativo e previene danni a livello cardiaco.
La Dieta Ipocalorica
Quale regime dietetico adottare in casi di alta pressione? Rientra tra i rimedi prettamente naturali, la perdita di peso attraverso l’adozione di una dieta specifica, magari ipocalorica. In una dieta ipocalorica l’obiettivo principale è quello di superare una condizione di sovrappeso tenendo sotto controllo le calorie. La dieta ha un impatto importante sui livelli della pressione, che ne subiscono l’effetto in maniera del tutto positiva.
Cosa Mangiare con la Pressione Alta
Se lo stile di vita è determinante nella cura e nella gestione dell’ipertensione arteriosa, la corretta alimentazione è il primo fattore da mantenere in linea con gli standard salutari. Dobbiamo farlo, se si vuole equilibrare la pressione sanguigna su livelli accettabili.
Cosa mangiare a colazione con la pressione alta?
La soluzione risiede nell’assunzione di frutta e, più nello specifico, di banane. Le banane infatti, e più in generale tutto ciò che contiene potassio, regolarizzano l’ipertensione agendo direttamente sull’eccesso di sodio nel sangue.
Lo stesso effetto ce lo danno le arance e le mandorle, entrambe ottime a colazione. Ecco una gustosa soluzione ad un problema così comune, quello della colazione.
Ecco poi un elenco di alimenti consigliati in casi di ipertensione:
- Aglio
Distende i muscoli e dilata i vasi sanguigni, esercitando una funzione diretta di abbassamento della pressione. Per migliorare l’ingerimento si possono tritare gli spicchi ed ingoiarli come fossero delle pastiglie. - Pesce Grasso
Grazie agli Omega-3, acciughe, sardine, aringhe, salmoni, sgombri, pesce spada e tonno arrivano in aiuto della salute del nostro sistema cardiovascolare. Gli Omega-3 agiscono quasi come un antinfiammatorio, regolarizzando la pressione nei momenti di picco. - Sedano
Da consumare nella misura di 4 pezzetti crudi al giorno mescolati in insalate, riso freddo o altri piatti freddi, il sedano è un vegetale amico delle nostre vene, che contiene sostanze in grado di regolare i livelli pressori e gli ormoni che sottostanno ai loro meccanismi. - Verdure Fresche
Da consumare fresche e con poco condimento, le verdure agevolano il nostro organismo nell’assunzione di acqua e sali minerali, in netto contrasto con l’eccesso di sodio in arrivo da salumi, sughi, formaggi e salse. Cavolo nero, fagioli, zucca e cavolfiore sono i vegetali perfetti.